In VINO veritARS

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Etna Versante Est.

 

Cantina Maugeri

“Come un incantesimo” la Sicilia mi prende e riprende ogni santa volta: la scorsa settimana è toccato nuovamente all’Etna, un ALTROVE che mi rapisce e coinvolge sempre. L’occasione era una masterclass sui vini pugliesi delle Donne del Vino da co-presentare a Taormina Gourmet: quale spunto migliore per costruire attorno a questo appuntamento un tour che fosse motivazionale e di ispirazione?

Come sempre, quando decido di andare in esplorazione in un luogo faccio mille ricerche, ma a volte il caso mi aiuta: avevo appena letto un articolo online relativo ad un’azienda che sinceramente non conoscevo e d’impulso ho scritto per chiedere di poter fissare un appuntamento. Ho ricevuto risposta pressoché immediata e quindi sono partita da lì per strutturare le tre giornate che avevo a mia disposizione.

Atterrata a Catania, ho dedicato la serata ad una breve ri-esplorazione del centro cittadino, rimanendo incantata da via dei Cruciferi, dalle sue quattro chiese scompaginate e dalla movida di stampo pressoché internazionale che le caratterizza. Ma mi aspettava Acireale, dove mi sono svegliata con una vista sul mare da brividi: da lì partenza per Milo, luogo che esercita su di me una suggestione particolare.

Colazione vista mare al BW Santa Caterina di Acireale

Ad attendermi c’era Gea, nome perfetto per questa oasi di paradiso in terra: siamo da Maugeri, progetto nato una decina d’anni fa dalla volontà del patron e delle sue tre figlie di recuperare le vecchie vigne di famiglia rimaste abbandonate. Camminando oggi tra i circa 2,8 km di muretti a secco in pietra lavica ripresi con un lavoro di restauro pedissequo, che segnano i 7 ettari della proprietà, sembra di essere un anfiteatro di suoli vulcanici immersi in un dialogo profondo con il Mediterraneo. 83 terrazzamenti distesi tra Contrada Praino e Contrada Volpare, nei sentieri del bosco di Milo, a 700 m sul livello del mare: mare e ‘a Muntagna, da una parte l’uno, dalla parte opposta l’altra, a custodire un patrimonio viticolo dedicato quasi interamente alle bacche bianche, con una piccola appendice di Nerello che viene vinificato in rosato. D’altronde siamo nella zona dell’Etna Bianco DOC, ed è giusto valorizzare questa vocazione territoriale.

Vigne di Maugeri.
Terrazzamenti di Maugeri.
Vigna ad anfiteatro, Maugeri.

La bellezza del progetto sta anche nella capacità di ripristinare i luoghi trasformandoli in qualcosa di incredibilmente speciale: è quello che accade quando in estate si fanno le degustazioni sulla terrazza naturale affacciata sul mare, ed è quello che sta succedendo alla casa padronale, che si va tramutando in un luogo d’accoglienza di altissimo livello, nella cui futura (e futuristica) cucina/pranzo abbiamo potuto degustare i vini. L’eleganza che contraddistingue l’intero concept aziendale, e che passa anche attraverso dettagli di gusto come le cartoline fotografiche e le etichette, si ritrova anche nei vini: tre assaggi significativi, Etna Bianco Superiore “Contrada Volpare”, Etna Rosato “Contrada Volpare”, Catarratto IGT Terre Siciliane, per un viaggio sensoriale tra Carricante in purezza, Catarratto e una sfumatura di rosa di Nerello Mascalese.

Sala degustazione, Maugeri.

Dal giallo paglierino intenso del Carricante, con profumi di frutta gialla, ginestra, aromi di limone, zenzero, erbe aromatiche, freschezza e mineralità, al giallo paglierino brillante del Catarratto, dal naso ricco, esplosivo, con sentori di erbette aromatiche che lasciano spazio a note di frutti esotici, frutto della passione e pompelmo; per chiudere con il delicatissimo rosato Contrada Volpare perfettamente in nuance buccia di cipolla, profumi di ribes, lamponi e fragoline di bosco che incontrano sentori di erbe mediterranee e note di agrumi rossi. A corollario dell’intensa degustazione Gea ci offre i mini bomboloni e le brioche col tuppo dello chef Raciti che cura la parte gastronomica di Zash, il boutique resort della famiglia Maugeri a Riposto: impossibile resistere! D’altronde vengo in Sicilia anche per il buon cibo.

A tal proposito, dopo aver ringraziato Gea per la meravigliosa e competentissima ospitalità, passiamo ad un’altra esperienza totalmente differente, dalla quale portiamo con noi soprattutto la capacità di valorizzare il vino con dei piatti perfettamente studiati per gli abbinamenti, anche nelle versioni finger food: la terrazza accanto è quella del Barone di Villagrande, a cui si deve l’invenzione della DOC Etna Bianco, e dal quale assolutamente mutuare questo aspetto dell’accoglienza.

Benvenuto, Barone di Villagrande.

Prima di andar via da Milo, ovviamente non potevo non passare davanti all’abitazione del Maestro Battiato, come un incantesimo, appunto. To be continued.

 

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